Lasciare famiglie e amici, conoscere coetanei di tanti paesi, vivere esperienze indimenticabili, tutto ciò è stato per me Erasmus+ in Slovenia. Vi erano persone provenienti dall’Italia, Serbia, Portogallo, Croazia, l’incontro con queste persone mi ha permesso di entrare in contatto con realtà che per me erano sconosciute e che non pensavo potessero esistere. La scuola che ci ha accolto è stata “Scuola Elementare Dante Alighieri”, gli insegnanti sono stati super calorosi, gentili e disponibili, sono riusciti a coinvolgere tutti in attività originali, indipendentemente dall’età infatti, ognuno di noi è riuscito a divertirsi.
Il primo giorno siamo stati accolti dai bambini attraverso una performance, che riguardava il canto e il riprodurre suoni con il corpo, cosa che mi ha stupita molto. Dopodiché ci è stato spiegato il sistema scolastico decisamente innovativo:
- La formazione prescolastica, offerta dagli istituti prescolastici e non è obbligatoria. Include i bambini di età tra 1 e 6 anni. –
- L’educazione di base successiva della durata di nove anni è divisa in 3 cicli triennali. Le scuole elementari forniscono il programma di studi obbligatorio ed esteso. Un decimo anno di formazione è stato ideato per gli allievi che non superano il ciclo o che desiderano migliorare i loro risultati nella valutazione esterna delle conoscenze.
In seguito, abbiamo anche eseguito delle attività scolastiche con i bambini, attività che ci hanno permesso non solo di divertirci, ma anche di stringere dei legami genuini con i fanciulli. Il gioco che mi ha divertito di più è stato effettuato con un grande telo, ognuno di noi doveva stringerne le estremità e muoverlo in base alle istruzioni che ci venivano date.
Il secondo giorno, 8 marzo, l’hotel per festeggiare la Festa della Donna ha dato ad ognuna di noi una piantina. Anche quando ci siamo recate a scuola i bambini ci hanno fatto un pensiero a riguardo, ovvero un piatto con su disegnato una mimosa; è stato molto stimolante creare con loro questo regalo, in quanto era palese nei loro volti la gioia. Ma la cosa che mi ha stranita è che anche la sera, uscita dal ristorante, alle donne veniva dato un fiore.
Il terzo giorno ho scoperto che fosse la festa degli uomini, ed anche quest’ultima veniva festeggiata, dando in dono loro delle piante grasse. Dopo la colazione ci siamo recati a Pirano con una barca, quest’ultima ci ha anche permesso di osservare la splenda costa che costeggia il paese la cui vista era mozzafiato, come d’altronde la città, che era in condizioni ottimali e di perfetta pulizia.
L’ultimo giorno invece abbiamo effettuato mansioni che hanno coinvolto le emozioni, la loro importanza nel riconoscerle e gestirle, ed anche il lavoro di squadra, fondamentale per la buona riuscita di un lavoro.
A queste attività bisogna anche aggiungere le esperienze che si sono svolte al di fuori dell’ assetto scolastico: come il provare prodotti tipici, parlare con persone con pensieri differenti dai nostri, ma soprattutto scoprire cose nuove. Ad esempio, nel porto della città di Izola vi erano delle meduse di grandi dimensioni, subito pensai fossero velenose, ma in seguito ci dissero che erano del tutto innocue e che addirittura i bambini d’estate si intrattengono con queste (per me nuove) creature.
Insomma, Erasmus+ è sicuramente un’esperienza unica, che almeno una volta nella vita bisogna provare.
Giorgia Corsale