Si è concluso da qualche giorno l’ultimo incontro del percorso sperimentale composto da 12 sessioni Learning by playing: le abilità sociali, creato da Uniamoci Onlus per migliorare le abilità sociali dei propri utenti con disabilità con esercizi e giochi creati e condotti dalle educatrici di Uniamoci Onlus nell’ambito del progetto MOONWALK EMPOWERING YOUNG PEOPLE LIVING WITH DISABILITIES
Partenariato strategico KA2 cofinanziato dal Programma Erasmus+ dell’Unione europea, coordinato dall’associazione ungherese Co-Efficient, di cui Uniamoci Onlus è partner insieme alla portoghese Associação de Paralisia Cerebral de Coimbra – APCC.
Learning by playing: le abilità sociali ha avuto la finalità di migliorare le abilità dei partecipanti in ambito sociale come l’ascolto attivo, l’altruismo, stabilire obiettivo, auto-premiarsi, accettare i rifiuti o i fallimenti, gestire e riconoscere le proprie emozioni, l’uso adeguato dell’empatia, dare e chiedere aiuto e cooperare in modo più attivo e coeso. L’apprendimento non formale ha permesso lo sviluppo di empowerment tra i partecipanti e unirlo al metodo del coaching ha reso possibile incrementare autoconsapevolezza sui propri limiti e sulle proprie risorse in tema di abilità sociali.
Tutti hanno partecipato attivamente, dedicandosi con piacere ai giochi di gruppo e alle attività. Dopo aver dedicato una sessione alla costruzione del gruppo tramite giochi per rompere il ghiaccio ed un questionario di autovalutazione facile da leggere per comprendere il proprio livello di abilità sociali, abbiamo lanciato una sfida: ogni sessione terminava con il compito di sviluppare l’abilità sociale proposta. I nostri partecipanti dovevano applicare nella vita quotidiana l’abilità appresa e riportarla alle educatrici la volta successiva. Chi riusciva nell’impresa, avrebbe vinto un badge e così abbiamo creato un sistema a punti che aggiornavamo per ogni sessione, alla fine delle quali ci sarebbe stato un premio per chi accumulava più badge e quindi più abilità sociali.
Ogni giorno abbiamo introdotto delle abilità sociali diverse ed insieme le abbiamo esplorate, spiegate ed approfondite tramite giochi mirati e finalizzati. Ad esempio: per comprendere meglio le emozioni degli altri e sviluppare empatia abbiamo utilizzato lo specchio. Inizialmente in modo concreto, i partecipanti infatti erano invitati a guardare le loro espressioni allo specchio, in un secondo momento dovevano imitare l’espressione dell’altro, come se fossero uno specchio, in cui ognuno aveva il suo momento per esprimersi e per guardare chi avessero davanti. L’utilizzo di esercizi e giochi ha permesso di rendere più concreto ciò di cui stavamo parlando e molto spesso, dopo averli fatti, era tutto molto più chiaro e semplice. Abbiamo proposto anche dei giochi di ruolo, situazioni fittizie in cui i partecipanti dovevano mettere in scena i comportamenti di cui stavamo parlando. Questo ha permesso a chi osservava di avere davanti gli occhi scene di vita quotidiana in cui dovevano essere messe in atto delle abilità sociali.
I giochi di ruolo ci introducevano alle regole per poter adottare determinati comportamenti in modo corretto. Se dovevamo lavorare sull’accettare le provocazioni delle altre persone creavamo scene in cui un membro del gruppo veniva disturbato dall’altro. Questo è stato molto utile anche per il gruppo stesso in certi momenti, perché venivano date istruzioni ben precise su come comportarsi in quel determinato contesto in diversi modi: dalla distribuzione di schede con suggerimenti fino alla creazione di cartelloni contenenti i diversi passaggi per poter migliorare il proprio comportamento. Questi ultimi erano dei brainstorming “facilitati” per evitare le distrazioni, che avevano lo scopo di rendere più cooperativi i partecipanti in modo concreto tramite la creazione attiva di queste piccole “guide” che poi sono state affisse sui muri dell’Associazione.
Alla fine di ogni attività facevamo delle piccole valutazioni mettendo per terra dei fogli numerati (0-50-100), che simboleggiavano il livello di gradimento del giorno. I partecipanti si spostavano nello spazio indicando il numero che più si avvicinava al loro stato d’animo. C’è stato molto entusiasmo nell’accoglienza delle proposte e qualche membro del gruppo ha raccontato di aver usato le strategie che avevamo stabilito insieme e di aver visto già qualche miglioramento. Alla fine degli incontri abbiamo avuto anche una vincitrice, il nostro ciclo infatti si è concluso con la sua premiazione.
A breve Learning by playing: le abilità sociali verrà pubblicato in forma di guida pratica affinché possa essere replicato anche in altri contesti.