Promuovere il volontariato

Ecco alcuni scatti della giornata del 25 Ottobre 2024 presso l’Università degli studi di Palermo

Per chi se la fosse persa vi raccontiamo cosa è successo⏮

Uniamoci è approdata all’edificio 15 di Scienze Psicologiche, Pedagogiche, dell’Esercizio Fisico e della Formazione per un’interessante formazione sulla “promozione del volontariato inclusivo con metodo Improve 2.0”

L’evento ha avuto inizio intorno alle 16:00! Abbiamo fatto firmare gli studenti della triennale in servizio sociale e distribuito loro una nostra sacca Uniamoci con agenda e penna.

La formazione si è svolta in forma sincrona, in presenza e online con chi aveva fatto registrazione al modulo online.

Davide ed Eleonora alla conduzione hanno presentato i punti salienti della formazione e trasmessa con un’impronta molto pratica e partecipativa.

Gli studenti, quanto i fruitori online, sono stati guidati anche dalle slide e dalla presentazione di testimonianze dirette di chi ha svolto attività e progetti di volontariato inclusivo e da chi ha ricevuto la formazione secondo il metodo #improve2

L’aspetto caratteristico è stato quello di presentare una formazione che si rivolgesse a diverse categorie di persone come volontari, caregiver e carataker ma anche per chi lavora oppure è a capo di un’organizzazione.

La figura dell’ “inclusion buddy” o mediatore dell’inclusione è però la vera novità di questa formazione

Chi sarebbe e che compiti ha il mediatore dell’inclusione?

“E’ un volontario che accompagna un altro volontario con qualsiasi tipo di disabilità durante lo svolgimento del proprio

percorso di volontariato e lo supporta nelle sue attività di volontariato.

Il “Mediatore dell’Inclusione” non è solo la persona di contatto per la persona con disabilità, ma anche per l’organizzazione

in cui svolge il volontariato, in caso di domande e problemi”.

Studenti e studentesse si sono cimentati attraverso brainstorming e attività di stampo laboratoriale ed esperienziale nella pratica di alcuni strumenti efficaci utilizzati durante le diverse formazioni.

Hanno così provato sulla propria pelle, attivando il pensiero riflessivo, che cosa significa non oltrepassare i confini professionali e personali della persona, che cosa le barriere fisiche, economiche, personali ed anche quali sono i termini che ruotano attorno al volontariato inclusivo: volontario, volontariato, volontariato inclusivo, inclusione e mediazione.

Studenti e studentesse hanno ascoltato con interesse i “case study” osservando da vicino dinamiche verosimili di come svolgere un corretto volontariato inclusivo, su cosa aspettarsi e quali potrebbero essere le insidie sia per i volontari, quanto per l’inclusion buddy, ma anche famiglie e organizzazioni.

Ringraziamo tutti quanti per la partecipazione, chi ci ha ospitato #Universitàdeglistudi e soprattutto il professore di sociologia dell’Università degli studi Cirus Rinaldi che ha creduto che la nostra partecipazione durante le sue ore formative potesse arricchire il ventaglio di competenze degli studenti.

La formazione è stata l’evento finale del progetto IMProVE 2.0, cofinanziato dall’#UnioneEuropea, coordinato da Dobrovolnické centrum, z.s. e realizzato in collaborazione con “Gemeinsam leben und lernen in Europa e.V.”, Jaunuolių Dienos Centras e Uniamoci.

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