In Romania per imparare

Siamo partiti in po’ in ritardo con le nostre mobilità per l’apprendimento per via del trasferimento nella nostra nuova bellissima sede, ma adesso abbiamo ingranato alla grande: il primo gruppo è già tornato dalla Romania, un volontario sta facendo la sua Job-shadowing in Portogallo e un secondo gruppo si sta preparando alla partenza (dopo tanta burocrazia e problemi dell’ultimo minuto, ma questa storia ve la racconto un’altra volta! Adesso parliamo del nostro gruppo, partito alla volta di Sfântu Gheorghe in Romania, ospiti del nostro partner Fundația Creștină Diakonia – Filiala Sfântu Gheorghe presso l’Írisz camp e farm e presso Írisz Ház.

I discenti, Vincenzo e Ignazio (con i loro rispettivi assistenti Enzo e Giovanni) e Anna Maria, accompagnati dalla nostra educatrice Elena hanno infatti alloggiato presso l’Írisz camp, un alloggio tra le montagne rumene, nella cui gestione il partner ama coinvolgere anche alcuni suoi utenti con disabilità.

Tra le attività svolte:

– la visita ed il coinvolgimento nelle attività di manutenzione e cura degli animali e delle coltivazioni della l’Írisz farm: una fattoria in cui gli utenti con disabilità del partner vengono coinvolti in attività di coltivazione e cura degli animali, ed i cui prodotti biologici vengo venduti e/o lavorati per raccogliere fondi per l’organizzazione.

– la partecipazione a workshop artigianali per apprendere le tecniche di creazione di mosaici e candele

– visite culturali per conoscere storia, usi e costumi di questa parte delle Romania con un forte senso di appartenenza ungherese.

Al rientro dall’esperienza, i partecipanti hanno partecipato ad un incontro di valutazione di gruppo in cui, oltre a condividere ricordi ed episodi, ciascun partecipante e la stessa educatrice hanno compilato una scheda di valutazione individuale.  Da cui, come riportato da Micol, la nostra psicologa che ha condotto l’incontro, emergono importanti risultati: “primo fra tutti, l’importanza del contesto naturale in cui erano immersi, gli ha permesso di vivere cinque giorni in una cornice bucolica che ha riscosso successo in ognuno di loro. La vicinanza con gli animali, la creazione di mosaici, la pittura e le visite guidate sono stati elementi salienti che hanno caratterizzato le importanti acquisizioni personali di ognuno di loro. Il momento che è stato inserito tra le esperienze più belle è stata la fase di raccolta delle ciliegie rumene, che oltre ad essere state raccolte sono anche state assaggiate creando un corredo di condivisione attorno alla dimensione naturale in cui erano accolti. La natura come massima espressione, come istinto primitivo e come ritorno a casa. Elemento distintivo delle prove autovalutative.”

I nostri partecipanti sono soddisfatti della loro esperienza? Ci risponde di nuovo Micol, che analizzando i risultati delle scede di valutazione afferma: “nel complesso, i nostri si ritengono soddisfatti dell’esperienza fatta, delle nuove acquisizioni portate con sé in valigia e della maestosità della natura in tutte le sue forme”.

Non ci resta che pensare al futuro e all’applicazione di quanto appreso nel terreno della nostra sede secondaria (che stiamo mettendo a punto e in cui sogniamo di avere anche … le galline!) e nel laboratorio di arte del nostro Centro Socio Educativo Uniamoci. A questo proposito Elena ha preparato e condiviso le indicazioni per creare le candele e per creare i mosaici.

Questa mobilità fa parte del Progetto di mobilità nell’ambito dell’Educazione Degli Adulti

n. 2023-1-IT02-KA121-ADU-000126170, cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Erasmus+.