Un programma radiofonico o un podcast sono spesso un’idea nata per caso, da un ragionamento o dall’esigenza di comunicare qualcosa. Occorre dedicare del tempo alla strutturazione del programma poiché questo deve essere in grado di catturare l’attenzione di chi ascolta, gli ascoltatori sono esigenti e ascoltano per scelta e non per caso.
Bisogna scegliere il format adatto rispetto ai propri obiettivi ed al pubblico a cui ci si rivolge, poi dedicarsi a sceneggiatura e pianificazione e, infine, impegnarsi nella conduzione, in cui host e ospiti danno vita ai contenuti.
I possibili format sono tantissimi: si può trattare di un notiziario, di un programma di intrattenimento, di musica, di attualità, un programma magazine, un talk show, un programma mattutino o serale … la scelta del format è fondamentale perché rappresenta il modo in cui il messaggio viene trasmesso al pubblico.
Qualche consiglio? Sfrutta i tuoi interessi e pensa fuori dagli schemi; interagisci con pubblico; fai qualche ricerca e rendi il tuo programma diverso!
Altro elemento importante è poi la costruzione del timing ovvero il tempo degli interventi alternati alla programmazione musicale: la struttura aiuta a dare ritmo al programma
Lo sapevi che le notizie vengono generalmente lette ad una velocità di 120 parole al minuto?
La selezione dei brani funge da supporto al discorso: il titolo dei brani o la loro lingua possono essere messi in relazione al discorso come supporto allo speaker per introdurre le notizie conferendo fluidità al programma.
In ogni caso, non bisogna pensare alla scaletta come ad una struttura unica e definitiva: è modificabile, e non toglie nulla all’improvvisazione e al bello della diretta. Tuttavia, è necessario garantire un certo ordine e ritmo allo spettacolo, affinché non risulti banale o confuso e mantenga vivo l’interesse del pubblico.
Cronometra le tue canzoni e i tuoi segmenti in modo che non debbano essere abbreviati per consentire l’interruzione pubblicitaria o la promozione dello sponsor.
Uno script radiofonico deve contenere tutto ciò che accade: le parole che l’ascoltatore sente e le istruzioni di controllo per l’operatore tecnico e per gli speaker.
Una scrittura radiofonica efficace si basa sull’uso di un linguaggio quotidiano (in modo che da essere facilmente comprensibile dalla maggior parte delle persone), inclusivo, composto da frasi brevi (una frase non dovrebbe mai essere più lunga del quantitativo di parole che può essere facilmente espresso con un respiro), ricco di parole descrittive (che aiutano l’ascoltatore a crearsi un’immagine di ciò che viene detto).
Per garantire che il messaggio risuoni con chiarezza e impatto, occorre tenere a mente la regola delle 5 W: Who, What, When, Where, Why – aiuta a fornire all’ascoltatore una panoramica completa dell’argomento e a coinvolgerlo da subito.
Infine, per presentare è importante avere una dizione chiara ed avere una pronuncia corretta in ogni lingua usata, ma anche avere la capacità di leggere con disinvoltura e fluentemente e senza manierismi vocali o accenti regionali che distraggano, risultare gradevoli e amichevoli per il pubblico, essere ben informati su una vasta gamma di argomenti e tenersi aggiornati sulle notizie.
E se si volessero intervistare degli ospiti? La selezione e la formazione degli ospiti sono passaggi essenziali nella creazione di contenuti radiofonici e podcast coinvolgenti e diversificati. Cogliere la possibilità di presentare una vasta gamma di voci, storie e prospettive arricchisce il panorama dei contenuti, creando una piattaforma multimediale vivace e inclusiva che amplifica voci diverse e promuove connessioni significative all’interno della comunità.
Per approfondire questi contenuti, leggi il modulo 3 del corso online del progetto COMM UNITY.