Pros4Democracy: attività di formazione a Malta

I 9 partecipanti di Uniamoci dal 24 aprile al 30 aprile 2023 sono stati coinvolti in un progetto sulle politiche democratiche giovanili e sui valori democratici europei presso l’associazione maltese VisMedNet con sede a La valletta.

Il progetto si chiama  Pros4Democracy che sta per Youths Promoting 4 Competences for democratic Values in Europa è un Progetto Erasmus+ (co-finanziato dall’Unione europea) che ha coinvolto la nostra associazione, le associazioni di altri paesi: Turchia, Francia, Macedonia e Slovacchia, in coordinamento con l’associazione maltese VisMedNet.

Questo progetto si inserisce a pieno titolo tra le attività di promozione sociale a cui la nostra associazione lavora da tempo.

L’Avvio del programma è avvenuto a marzo 2022 per i vari gruppi Nazionali.

La nostra associazione attraverso la web radio ed il coinvolgimento di giovani studenti, ha avviato un dibattito sulle politiche democratiche.

Questo ci ha permesso di raccogliere informazioni rilevanti circa la partecipazione giovanile alle politiche del paese e la percezione che i giovani hanno della politica e delle sue dinamiche, così come lo spazio che questi sentano di avere nel dibattito pubblico.

La seconda parte del programma si è svolta a Malta.

Essere partecipi di un progetto pilota, guidato da formatori sensibili alle dinamiche sociali e politiche, in una realtà all’avanguardia qual è quella di Malta (da un punto di vista della partecipazione politico-democratica dei giovani), ci ha consentito di acquisire una nuova prospettiva circa le potenzialità che i giovani, se messi nelle condizioni adeguate, possano avere ed agire, contribuendo alle decisioni politiche del proprio paese.

I giovani maltesi hanno dato vita ad un consiglio chiamato consiglio giovanile (NSTF) il quale si riunisce periodicamente per discutere sulle tematiche ritenute rilevanti dai giovani sulla condizione di democrazia percepita e vissuta da questi con l’obiettivo di aprire una spazio di discussione con le istituzioni politiche e il parlamento del paese.  

Il programma, previsto da questo progetto, ha visto la conduzione, in giornate differenti, da parte di vari formatori: ad esempio la giornalista per i diritti umani che ci ha condotti  ad osservare da vicino la realtà politica così come viene vista da una giornalista, introducendoci ad una formazione socio-emotiva del mondo dei media.

Interessante è stato l’accento critico dato a questa formazione durante i giochi di simulazione.

I giochi svolti attraverso i lavori di gruppo ci hanno messo nella condizione di aprirci alla conoscenza e di  scoprire e allargare i nostri confini circa la condizione di libertà che i giovani vivevano nei propri paesi di appartenenza.

Abbiamo partecipato alle attività nella sede di Valletta ed abbiamo mostrato come in Italia si sono svolte le ultime elezioni, sull’onda di una propaganda politica “democratica” fatta di messaggi contrastanti fra loro: tra “Libertà” ed “Esclusione”, “Promesse di vantaggi” e “Rischi per le nostra sicurezza”.

Confrontarci con gli altri paesi Europei ci ha fornito le coordinate per comprendere le politiche democratiche in Europa che in un certo senso vanno sorprendentemente nella stessa direzione verso un’Europa assistenzialista, protezionista dei confini nazionali e populista.

È importante conoscere cosa succede nella “grande Europa” perché ci restituisce una cornice più ampia di quelli che sono i valori che guidano le decisioni di un’Europa unita e le politiche messe in atto dai paesi nazionali.

Partecipare alle attività formative ha consentito ai formatori dei vari gruppi nazionali di contribuire a raccogliere le opinioni dei giovani dei vari gruppi nazionali e stilare il documento di Memorandum per le istituzioni europee, completato poi l’ultimo giorno.

I giovani partecipanti hanno scoperto e preso consapevolezza dei giochi di potere agiti molto spesso dietro le parole dei politici dei propri paesi e di come talvolta pregiudizi e prospettive limitate finiscano per intorbidire la lettura della realtà.

Janka della nostra associazione, ha svolto nello specifico un’attivià, vestendo i panni dell’insegnante ha voluto sollecitare i giovani a prendere parte ad alcuni giochi di simulazione.

Questi giochi avevano l’obiettivo di riprodurre situazioni di conflitto o di gioco di potere, che dovevano essere valutati e risolti dai partecipanti attraverso l’ascolto attivo, l’empatia e l’uso di abilità di problem solving.

L’insegnate aveva proprio il compito di facilitare la discussione sul perché ci fosse un conflitto per arrivare alla negoziazione di una possibile “risoluzione del conflitto”.

Dopo alcuni giorni di formazione, il 27 aprile abbiamo lavorato intensamente da mattina a sera per la preparazione del memorandum per le istituzioni europee e il dibattito in Parlamento, quest’ultimo svoltosi presso il consiglio giovanile di Malta.

Alle 18:00 i giovani partecipanti si sono recati al parlamento europeo di Malta dove si è svolta la sessione internazionale della mini-sessione europea.

E’ stata una grande emozione per noi di uniamoci prendere parte ad un organo politico istituzionale, nei panni di giovani mediatori, interessati a partecipare alle decisioni politiche del proprio paese.

Far sentire la propria voce ci ha restituito quello spazio che non abbiamo mai sentito di avere ed ha contributo a lanciare un messaggio importante, noi ci siamo!

Ci auguriamo che questo progetto pilota possa andare lontano e dimostrare ai vertici politici quanto sia importante che ogni paese abbiamo una voce importante come quella del consiglio dei giovani di Malta.

Pensiamo che un paese che si privi delle proprie risorse migliori sia un paese incapace di superare le sfide dei nostri tempi e quindi destinato a soccombere. Inoltre, crediamo che sia giusto che i giovani guadagnino uno spazio di partecipazione e di dialogo per contribuire alla crescita non solo della propria classe politica ma dell’intero paese che rappresenta.

Se vogliamo aumentare la partecipazione dei giovani nelle politiche del paese e far decrescere i fenomeni di astensionismo dobbiamo cambiare direzione e lasciare che i giovani si sentano soggetti in grado di assumersi responsabilità, rischi e prendere decisioni importanti.

L’ultimo giorno, il 29 abbiamo raggiunto l’associazione maltese presso la loro sede per completare l’attività relativa al memorandum per le istituzioni politiche.

Ogni gruppo partecipante ha realizzato dei video che raccontassero questioni considerate rilevanti a livello sociopolitico in Europa da far conoscere alle istituzioni politiche.

L’esperienza maltese volge al termine, ringraziamo chi ha partecipato al progetto e chi ha curato ogni aspetto. Il progetto invece continua!