Dal 13 al 17 giugno abbiamo tenuto a Palermo la blended mobility di Collaborative Economy without Barriers – CEB, un partenariato strategico di tre anni per lo scambio di buone prassi, cofinanziato dal Programma Erasmus+ dell’Unione europea, che coinvolge 5 organizzazioni – Associazione Uniamoci Onlus (Italia), Diakonisches Werk Bremen e.V. (Germania), CENTRO SOCIAL E PAROQUIAL SANTOS MARTIRES (Portogallo), Fundatia Crestina Diakonia Filiala Sfantu Gheorghe (Romania), Association for sustainable development and environmental protection GO GREEN Skopje (Macedonia).
Abbiamo ospitato 41 persone di cui 27 con disabilità provenienti da Germania, Portogallo, Romania e Macedonia, un enorme risultato per questo progetto e per Uniamoci Onlus.
Durante questi giorni abbiamo organizzato dei corsi per imparare alcuni aspetti basilari dell’informatica: abbiamo spiegato come accendere e spegnere il computer, navigare tramite Google Chrome ed il suo motore di ricerca Google, utilizzare mouse, tastiera e desktop, creare una email con Gmail e utilizzare le sue funzionalità. Abbiamo creato un workshop sull’utilizzo di Canva, un programma online molto utile se vuoi creare poster, presentazioni, biglietti per il compleanno o da visita accattivanti e con una grafica interessante. Per i partecipanti è stato molto divertente sperimentarsi con questi nuovi strumenti informatici.
Ma non solo corsi di informatica, abbiamo creato insieme oggetti spendibili nell’ambito dell’economia collaborativa attraverso il riciclo creativo e l’arte: sottobicchieri e puntaspilli con tappi di plastica, lanterne con vecchi barattoli di vetro e quadri da poter esporre o vendere tramite la tecnica dell’Action painting e della tecnica del mosaico utilizzando vecchi fogli di giornale ridipinti a mano.
Tra i partecipanti, 20 non avevano mai preso l’aereo, visitato un’altra città. La maggior parte di loro non era mai stato a Palermo o fuori dal proprio Paese di origine. Alcuni non si erano mai sperimentati con l’informatica, altri non avevano mai realizzato dei quadri o degli oggetti con le tecniche nuove che avevano appreso: tutto questo è stato possibile grazie a Collaborative Economy without Barriers e al Programma Erasmus+ dell’Unione Europea.