Si è concluso ormai da qualche giorno la blended mobility di “Green youth’s promoters”, un partenariato Erasmus+ per lo scambio di buone prassi tra 4 organizzazioni Europee, Uniamoci Onlus in qualità di coordinatore, l’organizzazione portoghese Brigada do Mar, l’organizzazione belga Urban Foxes e l’organizzazione polacca Unesco Initiative Centre; il progetto ha l’obiettivo di soddisfare la volontà di partecipazione attiva dei giovani fornendo alle organizzazioni giovanili ed ai loro educatori la necessaria conoscenza, abilità e competenze che li rendano capaci di promuovere e supportare efficacemente l’impegno dei giovani nella protezione dell’ambiente.
La blended mobility di giovani si è tenuta a Palermo, tra la nostra sede di Uniamoci Onlus e gli spazi aperti della città, dal 7 al 12 febbraio. Le nostre giornate sono state organizzate nell’ottica dell’educazione non formale: è stato proposto ai partecipanti il metodo del Dragon Dreaming, un lavoro su noi stessi, sui nostri progetti e sui nostri sogni tramite l’utilizzo di alcuni oggetti simbolici, come il Talking stick (un bastone “magico” il cui potere è quello di dare a chiunque lo tenga in mano lo spazio per parlare), il Karlapgur circle, un insieme di oggetti che simboleggiano la terra, l’aria, l’acqua ed il fuoco da porre al centro del cerchio formato dai partecipanti ed in cui condividere i propri sogni, le proprie sensazioni della giornata e i propri Aha moment: le proprie intuizioni immediate ed improvvise. Il clima che è stato creato fin da subito è stato accogliente, ha incentivato lo scambio di idee e la possibilità di scoprire ed approfondire le tematiche green che ci stanno più a cuore. Se, durante il primo giorno abbiamo conosciuto meglio i giovani partecipanti, incentivando la conoscenza e la costruzione del gruppo, nei giorni successivi abbiamo svolto numerose attività ricche di spunti di riflessione. Durante le giornate ogni gruppo nazionale ha proposto un workshop di un’ora e mezza: come costruire un piano d’azione, un intervento di raccolta della plastica nella spiaggia di Brancaccio, come organizzare una protesta e un workshop sulla cittadinanza attiva e sulla risoluzione dei conflitti tramite il metodo Deep Democracy. Far qualcosa per la spiaggia del nostro quartiere è stato altamente gratificante, per noi e per i passanti, i quali sono abituati a passeggiare il proprio cane in mezzo alla plastica e a rifiuti e che hanno espresso pareri positivi nel vedere qualcuno che si preoccupa per gli spazi della città. Abbiamo, inoltre, avuto modo di pensare in gruppo alla pianificazione di azioni green, al lavoro di sensibilizzazione tramite gif, video e poster e di imparare ancora di più la metodologia del Dragon Dreaming. Alla base c’è sempre stata la voglia di scoprire sempre di più, di mettersi in gioco e di mettersi in connessione con gli altri. Oltre a workshop teorici, abbiamo incontrato due personalità dell’economia green palermitana, che hanno avviato la propria attività nel rispetto dell’ambiente e della solidarietà: abbiamo infatti visitato un laboratorio di riciclo creativo che si chiama LaboRiuso, in cui gli artisti re-inventano capi di abbigliamento, stoffe, plastica, vecchi utensili della nonna per creare borse, gioielli e qualsiasi cosa creativa gli venga in mente, ed incontrato anche il giovane imprenditore che ha fondato Casa Allora, un’azienda di liquore all’alloro, a gestione familiare, che rispetta l’ambiente e propone il valore della lentezza, contrapposto alla velocità consumista in cui siamo immersi. Tutto questo ha suscitato entusiasmo, molte domande e curiosità e la speranza di poter far qualcosa per il mondo in cui viviamo. Fase finale della blended mobility è stato il lavoro di gruppo per la definizione dell’obiettivo generale, gli obiettivi specifici e le attività di un progetto Erasmus+ che il gruppo di giovani presenterà, col supporto delle organizzazioni di riferimento, in occasione della scadenza di Ottobre per la presentazione dei progetti Erasmus+. Questa settimana è stata piena di stimoli, riflessioni, scambi di idee, intuizioni e consapevolezze: la più importante tra queste è quella di poter sempre far qualcosa in più per il nostro pianeta, viaggiando, imparando il rispetto per l’altro e per le sue idee e valorizzando il territorio in cui viviamo.