Venerdì 26 Novembre 2021 abbiamo inaugurato il nostro Orto Aperto, un orto inclusivo, per l’appunto aperto a tutti, che permette l’interazione tra bambini, persone con disabilità e Volontari, con lo scopo di tirar fuori le potenzialità di ogni individuo. Il progetto, sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese, realizzato a Brancaccio in collaborazione con la Direzione Didattica F. Orestano – Palermo, prevede la partecipazione di 15 giovani e adulti con disabilità motoria e/o cognitiva supportati da volontari per un anno.
I nostri partecipanti, dopo una precedente preparazione teorica su elementi base della coltivazione di lattughe, biete, spinaci e fave e dello sviluppo delle piante stesse, hanno accolto i bambini della scuola elementare raccontando, tramite un botta e risposta con i bambini della scuola, il ciclo di vita della pianta, l’orto ed i suoi obiettivi specifici.
Anche i bambini avevano preparato delle poesie per celebrare l’evento, in cui esprimevano le loro idee sull’ambiente, celebrando la vita e la legalità. Questo scambio è stata un’occasione per tutti noi, i nostri partecipanti si sono emozionati nel raccontare il progetto ed i bambini erano entusiasti di poter iniziare a coltivare. A tagliare il nastro rosso e a permetterci di entrare in questa nuova piccola realtà è stata una nostra giovane partecipante accompagnata da un altro piccolo volontario della scuola. Orto Aperto ha l’obiettivo di far da ponte tra reale e concretezza, di mettere in relazione persone e natura.
I bambini con l’aiuto dei giovani con disabilità e dei volontari sono riusciti a piantare lattughe, spinaci e fave. Le lattughe e gli spinaci sono stati piantati in delle strutture rialzate per permettere a tutti i partecipanti, in carrozzina e non, di coltivare senza alcuna problematica logistica. L’orto si propone come inclusivo non solo nell’ideazione ma anche nella progettazione fisica degli spazi: infatti oltre ad esserci dei bancali rialzati a misura di carrozzina, ci sono delle pedane che facilitano il passaggio degli stessi da una parte all’altra dell’orto. I bambini erano entusiasti di poter immergere le mani nella terra e di poter coltivare loro stessi in prima persona. I ragazzi con disabilità allo stesso tempo hanno giovato del piacere di avere un orto così bello e alla portata di tutti e della possibilità di dare aiuto, in un’attività in cui sono competenti e in cui possono mettersi in gioco in prima persona. Così, tra le lodi della dirigente scolastica ed il sorriso di tutti i partecipanti, si è concluso questo incontro. Il progetto prevede di continuare a coltivare utilizzando gli spazi esterni della scuola e la manutenzione dell’orto nel tempo. La vicinanza dell’orto infatti ci permetterà di innaffiare le piante ogni volta che sarà necessario e di prenderci cura delle stesse: tra qualche mese ci sarà il raccolto di tutto ciò che abbiamo piantato, un’occasione per vedere cosa può regalarci l’ambiente se abbiamo la possibilità di prendercene cura.
Giulia Messina – Associazione Uniamoci Onlus