Attività locali di implementazione dell’attività giovanile pianificata dai tre giovani educatori italiani (Eleonora Di Liberto, Maria Giulia Spinoso e Vincenzo Scalavino) che hanno partecipato all’evento online di formazione dello staff: “Fostering youth active involvement” – “Promuovere il coinvolgimento attivo dei giovani”.
Si tratta di un’attività locale del progetto Green Youth’s Promoters, un partenariato strategico per lo scambio di buone pratiche nel settore gioventù cofinanziato dal Programma Erasmus+ dell’Unione europea, coordinato da Associazione Uniamoci Onlus.
Il 21 maggio 2021 è stata realizzata l’attività Green youth for a Green future con un gruppo di 7 giovani con disabilità (tutti con disturbi dell’apprendimento e alcuni anche con disabilità fisiche), guidata da una giovane educatrice e da due volontari che avevano il ruolo di facilitatori per stimolare la partecipazione attiva dei giovani con disabilità. La giornata è iniziata con l’energiser Tuk Tak: i partecipanti dovevano interpretare alcune figure ispirate al mondo della natura (farfalle, funghi, alberi, fiori, sole o ruscelli) seguendo le istruzioni dell’educatrice, che passava la leadership ad ogni partecipante. Questa divertente attività di riscaldamento è stata seguita da un brainstorming su “Cosa le persone possono fare concretamente per ridurre l’impatto ambientale”: quando i partecipanti non avevano più idee sono state introdotte alcune flash card per promuovere la condivisione di altri contributi per il brainstorming.
- Pulire i fiumi, le strade, le spiagge e le aree verdi
- Usare energia pulita
- Camminare e andare in bici invece di usare altri mezzi di trasporto non ecofriendly
- Ridurre il consumo di plastica
- Chiudere le finestre quando l’aria condizionata è accesa e accenderla solo quando è veramente necessario
- Aumentare i controlli sul rispetto delle norme di protezione ambientale da parte delle persone
- Avere più piante in balcone
- Riciclare vestiti, olio e batterie
- Usare il trasporto pubblico
- Acquistare cibo biologico
- Non comprare più cose di quanto sia necessario
- Rispettare gli animali
- Potare gli alberi in modo appropriato
- Aggiustare cose
- Buttare l’immondizia in bidoni appropriati
- Separare i rifiuti
Sono i contributi dei partecipanti sul tema.
Dopodiché i partecipanti sono stati divisi in due gruppi (cani e gatti) ed è stato chiesto loro di creare un caso studio sulla propria città e sui propri servizi per la tutela ambientale: ogni gruppo ha ricevuto una griglia con alcuni aspetti da discutere e dopo 20 minuti di discussione ogni gruppo ha condiviso la sua analisi:
Per quanto riguarda l’uso e il tipo di trasporto pubblico usato nella propria città, i due gruppi avevano due visioni opposte: i “gatti” riferivano come i diversi mezzi di trasporto pubblico (autobus, tram, taxi, treno, motorini, bike sharing, aerei, navi, metropolitane) sono usati molto spesso dalle persone mentre i “cani” riportavano che i mezzi di trasporto presenti non sono effettivamente abbastanza. I due gruppi avevano opinioni diverse anche sull’esistenza di piste ciclabili e pedonali: i “gatti” affermavano che erano presenti nella loro città ma usate in modo inappropriato o non in un buono stato mentre i “cani” non erano consapevoli della loro esistenza in città. Sulla presenza e l’uso di servizi di trasporto condivisi, entrambi i gruppi hanno notato che vengono usati a Palermo e i “gatti” hanno evidenziato che sono maggiormente usati per il percorso che va dalla Stazione Centrale fino a Mondello, maggiormente da giovani e persone provenienti dal Medio-Oriente e di origini africane; i “cani” hanno evidenziato il largo uso di motorini. Per quanto riguarda la raccolta differenziata dei rifiuti, entrambi i gruppi sono d’accordo sul fatto che venga effettuata solo in alcune zone della città. Questo caso studio ha dimostrato che la città è particolarmente ricca di aree verdi: infatti entrambi i gruppi hanno elencato più di 10 spazi verdi. Entrambi i gruppi sono d’accordo sul fatto che la città è particolarmente sporca con ogni tipo di rifiuto per strada, persino rifiuti ingombranti come lavatrici e materassi. I “gatti” hanno parlato del fatto che alcune strade vengono regolarmente pulite ma immediatamente dopo sporcate di nuovo dalle persone. A proposito dell’impiego di energia rinnovabile, entrambi i gruppi hanno menzionato la presenza di turbine eoliche nei terreni che circondano l’autostrada da Palermo a Catania o ad Agrigento; i “gatti” hanno evidenziato la presenza di pannelli solari sui tetti dei centri commerciali.
In seguito, è stato proposto un gioco di ruolo: ai “cani” è stato chiesto di far finta di essere dei consiglieri comunali di Palermo e ai “gatti” di essere dei direttori di un’azienda di detergenti. I gruppi dovevano discutere alcune idee per ridurre l’impatto ambientale sia in città che in azienda. Tra queste idee hanno dovuto scegliere le 3 migliori (in termini di costi e benefici) da applicare. I consiglieri comunali hanno deciso di installare camere di sorveglianza per catturare le persone che lasciano l’immondizia fuori dai cassonetti; di migliorare i servizi di manutenzione dei giardini e di migliorare la raccolta differenziata.
I manager hanno deciso di cambiare a favore dell’uso di prodotti biologici o prodotti senza alcol o parabeni usando materiali ottenuti dal riciclo di prodotti di origine vegetale e prodotti a base di the verde e aloe; di usare mezzi elettrici e autobus ecologici per il trasporto di persone e beni di necessità; di installare più finestre per usare la luce naturale e di usare pannelli solari per produrre elettricità e usare luci a led che consumano poca energia.
I partecipanti erano molto partecipativi e hanno apprezzato tutte le fasi del progetto, soprattutto l’ultima attività dove hanno sentito di avere il potere di prendere decisioni e hanno fatto esperienza di come si fa un incontro quando si è un gruppo di lavoro.
Dopo il debriefing abbiamo fatto una valutazione della formazione per tutte le fasi del workshop.
Di seguito alcune foto della giornata: